Quando seguiamo una dieta chetogenica riducendo drasticamente il consumo di carboidrati oppure sperimentiamo lunghi periodi di digiuno (ma anche durante sforzi fisici intensi e prolungati), il nostro corpo si ritrova presto senza nessuna riserva di glucosio (o zucchero) da poter utilizzare come fonte primaria di energia. Come abbiamo visto in questo articolo, in assenza di glucosio, il nostro corpo attiva naturalmente uno stato metabolico alternativo – la chetosi nutrizionale – trasformando gli acidi grassi in chetoni: cosa sono e come misurarli nel modo giusto?
I chetoni o corpi chetonici sono delle molecole di energia che vengono prodotte naturalmente dal fegato tramite la scomposizione degli acidi grassi stoccati all’interno del nostro corpo. Una volta prodotti, i chetoni lasciano il fegato per essere trasportati nel nostro corpo ed essere utilizzati come energia.
Il nostro corpo è in grado di produrre tre tipi diversi di corpi chetonici:
- Acetone
- Acetoacetato (AcAc)
- Beta-idrossibutirrato (BHB)
Durante il processo di chetogenesi, ovvero il processo in cui gli acidi grassi vengono trasformati in chetoni, il primo ad essere creato dalla scomposizione di acidi grassi a media e lunga catena è l’acetoacetato che viene successivamente convertito in beta-idrossiburirrato e acetone. Se l’acetoacetato viene testato nelle urine, il beta-idrossiburrirrato si muove nel sangue arrivando fino ai mitocondri dove si trasforma in ATP, l’energia utilizzata dalle cellule. Mentre l’acetone, che è il chetone più semplice e meno utilizzato, è un derivato dell’acetoacetato. L’acetone è poco utilizzato come energia e più facilmente espulso tramite il respiro, è lui infatti che causa il classico “alito da chetosi” ben conosciuto nella Keto community.
Come si misurano i chetoni?
Da quando ho iniziato la chetogenica nel 2018, ho provato tutte e tre le modalità. In ordine: misurazione nelle urine con le strisce Ketostix, misurazione nel sangue con Ketomojo e misurazione nel respiro con Lumen.
In base al motivo che ci spinge a verificare lo stato della chetosi e a come li utilizziamo, possono essere tutti e tre strumenti validi; di certo non devono diventare un’ulteriore fonte di stress, manie di perfezionismo e “ansia da numeri” che, si sa, sono controproducenti quando si vuole dimagrire o migliorare il proprio benessere.
Dopo una vita ad avere l’autostima basata sulla bilancia e la taglia, nel mio stile di vita in chetogenica non ho mai voluto fissarmi sui numeri ed è per questo che ho sposato l’approccio intuitivo senza conteggio giornaliero di macronutrienti, kcal e chetoni (quello che insegno in Keto PRO). Quindi, ad oggi preferisco ancora affidarmi ai segnali del corpo per capire se sono in chetosi, come ho accennato in questo articolo.
In questo articolo invece vorrei parlarti dei misuratori di chetoni nelle urine, nel sangue e nel respiro in modo da darti informazioni utili per fare scelte e investimenti consapevoli.
Strisce per le urine
Questo è sicuramente il metodo più utilizzato da chi inizia la chetogenica, in quanto il più conosciuto e il più economico.
Tuttavia, è anche quello meno accurato ed affidabile in quanto misura solo l’eccesso di corpi chetonici che viene espulso nelle urine. Di fatto non ti sta dicendo molto della tua capacità di produrre chetoni e diventa sempre più inutile man mano che il tuo corpo si adatta ad utilizzare i grassi come fonte di energia primaria.
Nella fase di adattamento ai grassi, infatti, il corpo tende ad utilizzare la maggior parte dei chetoni prodotti senza espellerli nelle urine. Nel test delle urine questo potrebbe tradursi in giorni con chetoni altissimi e giorni con chetoni inesistenti mandando, chiaramente, la persona nel panico. Soprattutto quando le conoscenze sulla chetogenica sono minime e ridotte al puro raggiungimento del colore viola al test! Se sei tra queste persone, quindi attenzione a dare la giusta importanza alle cose.
Per questo per me rimane uno strumento valido per le prime settimane di chetogenica (massimo 1 mese) per avere un’idea se il modo in cui si sta mangiando è favorevole alla chetosi.
Passato il primo mese, se l’interesse personale (o di salute) è quello di tenersi monitorati con accuratezza e frequenza, allora consiglio di passare al misuratore di chetoni nel sangue come Ketomojo.
Misuratore di chetoni nel sangue
Il corpo chetonico che viene misurato con i misuratori del sangue è il beta-idrossibutirrato ed è il metodo di misurazione di chetoni in assoluto più affidabile, ma più impegnativo dal punto di vista economico rispetto alle strisce delle urine.
In questa pagina, puoi vedere il misuratore Ketomojo che è quello che uso io.

A mio parere misurare i chetoni del sangue può essere uno strumento utile quando:
- si vuole analizzare la propria chetogenica;
- capire come si comportano gli alimenti che scegliamo;
- valutare come si muove la chetosi quando facciamo attività fisica;
- verificare la reazione dei chetoni durante un digiuno;
- testare e comprendere quali alimento è più adatto per le ricariche di carboidrati;
- vedere le reazioni del corpo dopo un eccesso di carboidrati
Queste sono le ragioni principali (parlando sempre di stile di vita e non di terapia chetogenica) che mi hanno spinta a fare dei periodi in cui testare i chetoni nel sangue ed è ciò che consiglio di fare anche alle donne iscritte a Keto PRO.
Misuratore di chetoni nel respiro
Onestamente questo è lo strumento che ho testato meno e che mi convince poco. Ho ricevuto l’apparecchio Lumen, qualche mese fa per testarlo ma non mi sono trovata benissimo. Forse non è arrivato nel giusto momento, magari ne parlerò più avanti.
Quello che posso dire però è che, in termini di affidabilità, è a metà strada tra le strisce per le urine e il misuratore del sangue. La sua accuratezza dipende principalmente dalla capacità di respirare correttamente all’interno dell’apparecchio. La forza, la lunghezza e l’intensità del respiro infatti devono essere sempre uguali e corrette altrimenti i risultati vengono inficiati.
Quindi, tra questo e le strisce delle urine, ti direi di utilizzare questo e di allenarti per avere un risultato affidabile. Mentre tra questo e il misuratore del sangue, personalmente consiglio Ketomojo in quanto veloce, comodo e preciso.
Comprendere cosa sono i chetoni e come misurarli in base alle proprie esigenze e tasche è un aspetto importante per chi vuole seguire autonomamente o con più consapevolezza l’alimentazione chetogenica, tuttavia non è che un pezzo del puzzle.
Se vuoi approfondire questo mondo in modo chiaro e pratico, il percorso Keto PRO è quello che fa per te.
*Fonti: Dr. Gustin, Leanne Vogel, Chris Irvin, Dr Berg, Dietdoctor, Perfect Keto