Chetoni esogeni nella dieta chetogenica: servono davvero?

Se ne sente parlare sempre di più anche in Italia creando non pochi dubbi sul loro utilizzo ed efficacia, ma i chetoni esogeni nella dieta chetogenica servono davvero? 

Li conoscevo già da tempo, prima che una valanga di Networker mi contattasse per sponsorizzarli. Da quando ho iniziato la chetogenica, nel gennaio 2018, tuttavia non ho mai avuto un motivo abbastanza valido per provarli.

Il motivo è molto semplice: ho sempre seguito un’alimentazione chetogenica fatta per lo più da cibo vero e di qualità che mi ha sempre garantito la chetosi nutrizionale e tutti i suoi benefici. Non ho mai sentito ne la necessità, ne la curiosità di utilizzare i chetoni esogeni e sono convinta che il miglior investimento economico che si possa fare è nella qualità degli ingredienti che acquistiamo e nell’aumentare la nostra conoscenza.

Purtroppo il mercato alimentare, del dimagrimento e del fitness genera sempre tanto business per cui è importante mantenersi vigili e consapevoli ogni volta che ci viene proposto un nuovo prodotto “miracoloso”. 

Anche gli stessi prodotti lowcarb o keto sono spesso dei “facilitatori” o degli specchi per allodole che ingolosiscono grazie al marketing con cui vengono proposti, ma che non ci rieducano a livello alimentare creando così una sorta di dipendenza che non è economicamente e moralmente sostenibile nel lungo periodo.

A prescindere dal mio punto di vista, ogni individuo ha chiaramente il diritto di acquistare questi prodotti purché lo faccia con la consapevolezza che NON sono necessari e nemmeno più efficaci di una chetogenica più “pulita” e sana.

Il mio obiettivo non è convincervi della mia idea, ma solo di darvi qualche informazioni in più per alzare il vostro livello di consapevolezza e rendervi liberi di scegliere autonomamente cosa fare e cosa acquistare.

Cosa sono esattamente i chetoni esogeni?

I chetoni esogeni sono appunto chetoni che, come dice la parola stessa, arrivano nel nostro corpo da fuori anziché essere prodotti all’interno, nello specifico dal nostro fegato. Si tratta quindi di integratori di chetoni che hanno una struttura molecolare molto simile a quella dei chetoni prodotti dal nostro corpo e che, una volta ingeriti, fanno aumentare il nostro livello di chetoni nella stessa misura che si vede quando è il fegato a produrli naturalmente.

E’ vero, dopo 3 ore dall’assunzione dei chetoni esogeni ti ritroverai subito i chetoni nelle urine, ma ciò non significa che tu sia in chetosi, non significa che il tuo corpo stia bruciando i grassi trasformandoli in chetoni per produrre energia. E non significa nemmeno che perderai peso più velocemente.

Sei davvero in chetosi quando il tuo fegato produce i chetoni, non quando ti trovi chetoni nelle urine o nel sangue. Questi rischiano solo di essere dei falsi positivi.

Non assumere chetoni esogeni se pensi di evitare di dover mangiare keto, di sgarrare quando vuoi perché tanto poi c’è la polverina magica per rientrare subito in chetosi, di evitare il malessere iniziale da disintossicazione (che peraltro è risolvibile con delle semplici accortezze come spiego in questo articolo) oppure di dimagrire con meno sforzo.

Tutto questo ti farebbe perdere di vista l’obiettivo REALE della chetogenica per del semplice marketing che continua a far leva sulle tue debolezze e sui tuoi desideri.

Non si tratta di vincere un premio per il più alto numero di chetoni nelle urine, ma di migliorare le proprie abitudini alimentari, di rendere più sano il proprio stile di vita e di conseguenza di migliorare la propria salute.

 

Chetoni esogeni nella dieta chetogenica: fanno davvero la differenza?

Gli esperti internazionali di chetogenica dicono che ogni persona sperimenta benefici diversi sull’assunzione dei chetoni esogeni a supporto dell’alimentazione. Alcune persone addirittura non hanno notato grandi cambiamenti rispetto ad una chetogenica standard.

Ho letto un interessante studio condotto da Dietdoctor che ha fatto un vero e proprio test di gruppo sul consumo di chetoni esogeni, potete vedere il video qui.

In linea generale, questa “iniezione” di chetoni produce benefici come:

  • maggiore energia, appunto;
  • miglior performance fisica;
  • aumento delle funzioni cognitive e della concentrazione;
  • umore più positivo;
  • meno stress;
  • meno infiammazione;
  • riduzione del livello di zuccheri nel sangue;
  • miglioramento della funzione mitocondriale;
  • riduzione della fame;

Vi ricordano qualcosa? Esatto, sono gli stessi benefici di una chetosi raggiunta con cibo vero.

Avere un elevato numero di chetoni nel sangue, non è nemmeno un aspetto positivo per tutti. Gli unici due gruppi di persone che potrebbero beneficiarne sono solitamente gli atleti di alto livello e chi segue la chetogenica come terapia per determinate patologie (ad esempio l’epilessia). Per chi segue la dieta chetogenica per dimagrire o come scelta alimentare (quindi la maggioranza di noi) avere troppi chetoni potrebbe essere perfino pericoloso.

Si è in chetosi e si dimagrisce già con 0.5 mmol/L (valore di chetoni nel sangue). Quindi, se mai dovessi scegliere di usarli, consultati prima con un nutrizionista esperto di chetogenica che possa verificare se il tuo corpo è adatto a seguire sia una dieta chetogenica che un supplemento di chetoni esogeni.

Per quanto riguarda le marche, non ne ho da consigliare perché come ti dicevo non ho mai sentito ne la necessità ne la curiosità di farlo. Ma ti prego di informarti bene prima di scegliere quale provare perché la qualità e la missione dei brand, come sempre, fanno la differenza e sono certa che tu voglia il meglio per te.

Chetoni esogeni nella dieta chetogenica: prima prova così 

I benefici che si ottengono non sono così significativi da giustificare un certo investimento di denaro che ritengo sia meglio utilizzarlo per l’acquisto di prodotti freschi e di alta qualità. 

Rispetto alle diverse problematiche che i chetoni esogeni sembrano risolvere, hai un’opzione più sana e più economica da seguire. Ti lascio qui sotto qualche consiglio:

  • Stai iniziando la chetogenica e temi qualche sintomo della keto flu? –> assicurati di bere almeno 2 litri di acqua, assumi elettroliti ogni giorno, bevi brodo di ossa grassfed, mangia abbastanza grassi (leggi qui il mio articolo sulla KetoFlu)
  • Non sai come entrare in chetosi in modo naturale attraverso il cibo? –> E’ la base della chetogenica. In questo articolo trovi tutto quello che devi sapere per mangiare keto ed entrare in chetosi. Se vuoi accelerare il processo, abbina alla keto il digiuno intermittente (te ne parlo qui).
  • Hai sgarrato e vuoi rimediare velocemente assumendo i chetoni esogeni? –> non c’è nulla di sano nel seguire una chetogenica e sgarrare quando si vuole, solo perché poi ci sono i chetoni esogeni che mi fanno rientrare in chetosi. Significa prendersi gioco di se stessi e violentare il proprio corpo. In chetogenica capita a tutti di sgarrare, non è questo il vero problema. Ma c’è modo e modo di sgarrare, e c’è modo e modo di rientrare in chetosi dopo un pasto con carboidrati. Qui ti do’ qualche consiglio su cosa puoi fare a COSTO ZERO.
  • Credi ancora che esistano pillole magiche che facciano il duro lavoro al posto tuo? –> Se non sei disposto a cambiare approccio e stile di vita, continuerai a spendere soldi inutilmente e a passare da una dieta ad un’altra per un risultato veloce, senza fatica e di breve termine che non ti porterà altro che nuova frustrazione, senso di fallimento e sconfitta nel lungo termine.

 

Fonti: Dr Berg, Dietdoctor, Dr KenDBerry, Keto connect, Keto Christina, Dr Gustin

 

Per concludere…

Se vuoi uscire dal loop della mentalità da dieta e iniziare un percorso di vero cambiamento che ti farà ottenere e mantenere il tuo peso ed il benessere, allora il mio consiglio è quello di fare qualcosa di diverso iniziando a rieducarti a livello alimentare.

Non ho bisogno di convincerti a parole, mi basta vedere i risultati di chi in sole 2 settimane del mio menù chetogenico Keto Kickstart è entrata naturalmente in chetosi mangiando cibo vero, di qualità… e gustosissimo, alla faccia delle diete!

14 commenti su “Chetoni esogeni nella dieta chetogenica: servono davvero?”

    1. Buongiorno, puoi iniziare a chiedere la guida per ridurre gli zuccheri (trovi info sulla homepage) e poi in caso scrivermi una e-mail.

  1. Sante parole!! La penso esattamente come te. Stufo di sentire gente che pensa di trovare la pillola magica che fa saltare la disciplina e l’impegno, per di più tentano anche di convincere te a prenderla…probabilmente perché una parte intelligente di loro sa che stanno buttando via i loro soldi. Complimenti per il sito. Grazie

    1. Grazie Alessandro, sono felice di non essere l’unica a vederla così 😉
      Più potere a noi stessi, abbiamo tutto quello che serve per riuscire già dentro di noi!

  2. Ciao Enzo,
    non mi occupo di chetogenica maschile finalizzata all’accrescimento o mantenimento della massa muscolare, quindi non posso entrare nello specifico. Posso dirti che la chetogenica fa perdere massa grassa, tanti body builder la usano per definirsi ma seguono dei protocolli specifici e personalizzati.
    Ti consiglio quindi di approfondire questi protocolli se vuoi evitare di perdere la massa muscolare su cui hai lavorato.

  3. Ciao Daniela,

    mi sto affacciando ora alla chetogenica ma sono ancora in cerca di un professionista che possa seguirmi nella mia zona. Nel frattempo mi sto facendo una bella cultura sul tuo sito. Domanda: secondo te è efficace utilizzare anche l’ausilio di app come Yazio ad esempio? Se non la conosci eccola https://www.yazio.com/it. Io l’ho scaricata tempo fa per gioco e ora non ne posso più fare a meno. A tuo avviso può essere uno strumento utile anche una volta iniziata la keto?

    1. Ciao Vanessa,
      il mio approccio alla keto è senza l’uso di app, ma se per te invece funziona bene così Yazio può esserti utile.

  4. Io ho approcciato uno stile chetogenico proprio dopo aver provato i chetoni esogeni. Prima non avevo compreso la potenzialità di questo stile alimentare!
    Consigliatissimo!

    1. La potenzialità di questo stile alimentare non è data dai chetoni esogeni, ma dalla chetosi che si può raggiungere e mantenere in modo del tutto naturale e con solo cibo vero.

  5. Io penso che prima di giudicare qualcosa si dovrebbe provare. Io, per esempio, ho conosciuto e sto seguendo la dieta chetogenica solo perchè gli informatori che mi hanno fatto conoscere i chetoni esogeni mi hanno educato a questo. Non mi hanno proposto una bustina o un facilitatore ma uno stile di vita. Che poi questo aiuto a rientrare in chetosi dopo qualche sgarro (a volte involontario) non penso sia proprio una violenza e infine sottolineo due cose: I chetoni esogeni bioidentici fermentati naturalmente sono solo di una azienda al mondo con brevetti unici e la seconda è che utilizzando questi chetoni esogeni si ottiene un boost non indifferente che consiglierei a tutti di provare almeno una volta inserendolo in un regime di dieta chetogenica. Per chiudere, e mi scuso, la conoscenza del mondo cheto ha fatto si che io mi trovi all’interno del suo blog non disdegnando di seguire i consigli che saggiamente lei distribuisce, quindi credo che non debba sottovalutare il potere dell’informazione che questo gruppo di networker sta dando e che porterà anche ad una maggiore conoscenza e consapevolezza del mondo cheto. La ringrazio

    1. Buongiorno Davide,
      rispetto la sua posizione e non escludo che un giorno proverò i chetoni esogeni, se dovessi sentirne la necessità o per curiosità.
      Ciò che non condivido è il “modo” in cui viene fatta passare la chetogenica che esiste da ben prima dell’arrivo dei chetoni esogeni. Se è un lettore del mio blog (la ringrazio per questo) sa qualcosa della mia storia e di come tutte queste “facilitazioni o pillole magiche” mi abbiano tenuto per anni nella “mentalità da dieta” generando forti frustrazioni, richiedendo ingenti somme di denaro senza di fatto portare grandi risultati nel lungo termine.
      Non solo, appoggiandoci a qualcosa di “esterno” (esogeno, appunto) in un certo senso spostiamo la responsabilità dei risultati fuori da noi.. quando il vero benessere, secondo me, avviene quando siamo pienamente responsabili e protagonisti della nostra vita e delle nostre scelte.

      Purtroppo, lì fuori è PIENO di donne che sono ancora “vittime” di questo sistema di marketing e sapendo quello che provano, il mio intento è di portarle fuori da quella logica per diventare più padrone della loro vita e soprattutto più consapevoli delle loro scelte.

      Senza la giusta conoscenza (della keto) e la giusta consapevolezza, di fatto continuiamo a rimare solo “spettatori o vittime” del sistema.

  6. Silvia Vitturi

    Io sto seguendo questa alimentazione da 7 mesi da autodidatta con solo cibi freschi e veri. Ora credo di aver un po’ tirato a lungo… perché, pur non sentendo la necessità dovrei adeguare il mio stile a low carb, introducendo più carboidrati e/ o più calorie perché purtroppo ho una gran perdita di capelli, un po’ le gengive sofferenti, ma x il resto sto benissimo essendo pur in pre-menopausa. Cosa mi consigli di fare? Grazie x tutto i consigli che potrete darmi.

    1. Ciao Silvia,
      sul blog trovi articoli relativi alla perdita di capelli che possono darti qualche info in più per capire.
      L’ideale sarebbe andare nello specifico per capire come hai seguito la keto finora e come tu la stia seguendo per eventualmente aggiustare il tiro.
      Puoi scrivermi via e-mail se ti interessa valutarlo insieme con una Keto call.
      Un abbraccio

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